(Ph Håkan Stigson da Pixabay)
Natale è alle porte, è giunto il tempo di allestire luccicanti alberi natalizi (una consuetudine tipicamente nordica) ma anche di preparare, con metodica cura e precisione, tradizionali presepi.
C’è chi è combattuto, da sempre, fra la scelta dell’albero di Natale ed il suo “antagonista” più antico, il presepe; c’è chi li fa entrambi, con una lenta e meticolosa preparazione, e chi invece opta per uno dei due, prediligendo l’albero natalizio, più pratico da preparare e più veloce da allestire, in termini di tempo.
Sì perché il “presepe”,  oltre ad essere la forma più antica e più tradizionale della rappresentazione della Santa Natività, è anche, in alcune zone dell’Italia, specialmente al Sud, un vero e proprio oggetto di culto e venerazione. Ogni casa che si rispetti, lo innalza alla stregua di una  vera opera d’arte.
 I maestri presepiali di Napoli (qui Gianni Di Virgilio) ogni anno propongono personaggi di attualità come statuine

 I maestri presepiali di Napoli (qui Gianni Di Virgilio) ogni anno propongono personaggi di attualità come statuine

L’origine del presepe è antichissima. È da ricercarsi addirittura nelle pagine del Vangelo, o meglio nella loro interpretazione. San Luca riferisce, che Maria diede alla luce suo figlio e che, dopo averlo fasciato, lo pose in una mangiatoia. Da qui si dedusse che Gesù fosse nato in una “mangiatoia”, e poiché in Oriente le grotte naturali servivano da rifugio ai viandanti e da stalla agli animali, si iniziò a formare l’idea che Gesù fosse nato in una grotta. Già dal 300, inoltre, Sant’Ambrogio, riferisce che, nella grotta, un bue ed un asinello avessero riscaldato col proprio alito il corpo del Salvatore.
La prima descrizione, vera e propria, del luogo dove nacque Gesù, la diede comunque san Girolamo, il quale, nel 404, descrisse la grotta del Salvatore con la famosa mangiatoia, scavata nella roccia e supportata da piedi di legno. Nella grotta di Betlemme, che è ancora oggi possibile visitare, la mangiatoia di pietra venne rivestita di lastre di metallo prezioso forate, affinché i fedeli potessero vederla e toccarla, ma non portarla via. Le reliquie, presunte, della mangiatoia sono oggi conservate a Roma, nella basilica di Santa Maria Maggiore.
La rappresentazione del presepe, ossia la riproduzione a tre dimensioni della nascita di Cristo, che si fa nella case e nelle chiese tra Natale e l’Epifania, ha invece un’origine più tarda.
Il primo presepe sarebbe stato rappresentato da San Francesco, con persone vive, a Greccio, vicino Rieti, nel Natale del 1223. Dopo questo primo evento, i frati francescani e domenicani, promossero la costruzione di presepi, non solo in tutta l’Italia, ma anche nel resto dell’Europa centrale. Questi presepi erano talvolta permanenti, oppure costituiti da figurine mobili, in legno, terracotta o altri materiali.
Il più antico presepe italiano, comunque, è conservato presso l’oratorio del Presepio, posto sotto la Cappella Sistina, in Santa Maria Maggiore a Roma. È datato 1280 e fu scolpito da Arnolfo di Cambio; col tempo, poi, molti altri artisti si cimentarono nella creazione di presepi artistici; numerosi sono gli esempi che si possono ammirare in tutta la storia artistica italiana, soprattutto a Genova e a Napoli.
In particolar modo, fra il Seicento ed il Settecento, nella città di Napoli, “esplose” la passione (mai assopita) per questa forma di personificazione della natività; moltissime chiese partenopee sono dotate di presepi nati da sapienti mani di artisti ed artigiani, e questo grande attaccamento affettivo verso il presepe come forma d’arte, è continuata fino ai giorni nostri, imperterrita.
Famosa in tutto il mondo è la via di San Gregorio Armeno, a Napoli. In questa antica zona l’arte presepiale vive di luce propria. Intere botteghe di artigiani ed artisti del settore, espongono una moltitudine di accessori, gadget, statuine per adornare il presepe, inimitabile al mondo.  L’arte abilissima degli artigiani (le statuine sono manufatti autentici e quindi “piccole opere d’arte) e la loro creatività, porta a raffigurare ogni anno, accanto alle canoniche figure tradizionali del presepe (Maria, Giuseppe, il Bambin Gesù) anche statuine raffiguranti i personaggi più in vista del momento, italiani ma anche internazionali.
Immancabile questo anno, la statuina di Papa Francesco (che sta andando letteralmente a ruba), ma anche le statuine classiche dei politici più in voga: come Matteo Renzi (il Premier), Beppe Grillo e Casaleggio, il sempreverde Silvio Berlusconi, e moltissimi altri personaggi dello star system televisivo e calcistico italiano e di quanti si siano distinti sia in positivo o in negativo, durante tutto l’anno trascorso.
Le esposizioni degli artigiani  di solito iniziano a fine novembre e continuano ininterrottamente fino all’Epifania, il 6 gennaio; per gli amanti del “genere”, comunque, è possibile anche effettuare la compravendita delle preziose statuine, attraverso la vendita online, alcuni artigiani, difatti, si sono organizzati anche con piccole botteghe aperte sul web.

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