Nuove prospettive di cinema d’animazione a Bagheria con Animaphix, Festival Internazionale del film d’animazione che quest’anno è alla terza edizione. Diretto da Rosalba Colla, Animaphix ha proposto un ricco calendario di iniziative e attività nella storica cornice settecentesca di Villa Cattolica, sede del Museo Guttuso, a Bagheria (Palermo).

Cuore del programma il concorso Short Film Competition, sezione composta da 20 cortometraggi quasi sempre di produzioni indipendenti e provenienti da tutto il mondo, il cui vincitore sarà decretato dalla giuria internazionale formata da Matilda Tavelli (co-direttrice artistica Animatou – International Animation Film Festival di Ginevra); Giannalberto Bendazzi (storico e critico cinematografico); Piotr Dumaca (regista). Il premio della giuria è affiancato da quello del pubblico che ogni sera è stato invitato a dare la propria preferenza.

La selezione ha presentato una concentrazione di opere che affrontano tematiche sociali molto delicate, in grado di riflettere la contemporaneità, la sofferenza dei singoli, la violenza sulle donne o sui più deboli.

Come afferma la direttrice artistica “l’arte dell’animazione diventa il riflesso di una società la cui percezione emotiva viene straordinariamente sconvolta da “quadri” animati. Così mi piace definire un certo tipo di animazione che parte proprio dall’artigianalità, da matite, gessetti, chine, carboncini, pennelli, raschietti, plastilina, etc., per plasmare la materia che diviene arte in movimento”.

Il concorso è stato aperto dal corto in anteprima nazionale My Mamma is bossies (Sud Africa, 2017) di Naomi van Niekerk. Un film-poesia malinconico e in bianco e nero, realizzato con sabbia e silhouette, che parla della perdita di una madre e della relazione imperfetta tra madre e figlia.

Sempre in anteprima nazionale e in competizione The Crossing (Australia, 2016) di Marieka Walsh, animazione in stop motion creata con sale e sabbia, che racconta la storia di un capitano di mare che rischia le vite dei suoi uomini quando decide di cambiare rotta, portando la sua nave attraverso una violenta tempesta. Dopo il disastro, viene perseguitato dalla sua decisione e lotta per la sopravvivenza del corpo e della mente. Fa parte della giovane tradizione di animazione documentaristica, Broken – The Women’s Prison at Hoheneck (Germania, 2016) di Volker Schlecht e Alexander Lahl, anch’esso in anteprima nazionale, che si sofferma sulla storia di Gabriele Stötzer e Birgit Willschütz, prigioniere politiche a Hoheneck Castle, la più famosa prigione femminile nella Germania Est. La loro è una storia di celle sovraffollate, gerarchie dispotiche, quotidianità spietata e degli effetti permanenti dell’incarcerazione. Il cortometraggio è realizzato con estratti audio di interviste originali a un’animazione astratta e monocromatica.

Ospiti d’onore della terza edizione di Animaphix due maestri del cinema d’animazione internazionale, il regista polacco Piotr Dumaca e lo svizzero Georges Schwizgebel, accomunati da filmografie di matrice autoriale e artigianale, ognuna secondo la propria cifra stilistica. Ad entrambi è stata dedicata una retrospettiva e una Carte blanche che rappresenta un’importante occasione di approfondimento e confronto con gli autori.

Il Festival ogni sera ha aperto le sue proiezioni con il trailer realizzato da uno dei più talentuosi registi e video artisti italiani, Rino Stefano Tagliafierro, che parte dall’elaborazione digitale dell’immagine del manifesto realizzata dall’illustratrice Rosalba Corrao, per dare vita ad una “donna alata” fissa e congelata nella sua austera compostezza.

Diverse saranno le attività formative dai focus alle masterclass, fino ai workshop e alle proiezioni per i bambini e le famiglie: alla Svizzera, paese ospite d’onore, è stato riservato un ampio spazio attraverso un focus su una selezione di cortometraggi svizzeri, introdotti da Matilda Tavelli, direttrice del festival Animatou di Ginevra; alle generazioni in formazione sarà dedicata la sezione Future con un focus sul Centro Sperimentale di Cinematografia, a cura di Chiara Magri, coordinatrice del CSC di Torino, in compagnia delle registe e animatrici Angela Conigliaro, Margherita Greta Clemente e Alice Buscaldi.

La sezione History of Animation ha visto protagonista uno dei maggiori storici e critici cinematografici, Giannalberto Bendazzi, che ha ripercorso, attraverso una masterclass le pietre miliari del cinema d’animazione mondiale; mentre Stefano Sasso, talentuoso sound designer italiano, che ha collaborato con diversi registi nazionali e internazionali, tra cui Simone Massi, ha condotto Soundscapes, masterclass sul sonoro nell’animazione.

La Queer Animation, è stata invece al centro della sezione dedicata ai film a tematica Lgbt sulle differenze d’identità e orientamento sessuale, realizzata in collaborazione con il Sicilia Queer FilmFest.

Spazio anche alle attività formative per i più piccoli con il Cine – Kids e il workshop innovativo e sperimentale, Onde Animate, condotto da Eleonora Lambo, membro del collettivo Fixsix di Palermo – Ambrugo e Andrea Martignoni, sound designer ed esperto di animazione, membro dell’associazione Ottomani di Bologna.

Ultimo, ma non per importanza, è un workshop professionalizzante sulla creazione di video musicali con la tecnica del rotoscopio, Rotoscoping Life, condotto dal regista emiliano Michele Bernardi, già ospite di Animaphix nella scorsa edizione. Il lavoro finale del workshop sarà mostrato nella serata conclusiva del Festival.

Animaphix ha chiuso la sua terza edizione con Confino di Nico Bonomolo, cortometraggio selezionato in diversi festival internazionali, inserito nella long list per i Premi Oscar 2018, candidato ai Globi d’Oro 2017 e vincitore del Premio per il miglior cortometraggio +18 e del Premio Amnesty International alla 47esima edizione di Giffoni Film Festival.


Receive more stories like this in your inbox