La bellissima città di Venezia ha un richiamo turistico ed artistico di fama internazionale. Frotte di turisti si accalcano in ogni stagione per le  suggestive vie. Il suo fascino è innegabile. Spesso ci si sofferma però solo a luoghi conosciuti, senza approfondire l’area circostante.  
 
I dintorni di Venezia sono  ricchi di paesaggi naturalistici incantevoli, resi speciali anche dal Delta del Po e dalle lagune che qui si estendono. Si aggiungono all’insieme, paesi e cittadine che maggiormente incarnano quello che è il reale vivere della popolazione: aspetto da non sottovalutare. 
 I canali attraversano le case colorate che si specchiano nelle acque marine 

 I canali attraversano le case colorate che si specchiano nelle acque marine 

 
Chioggia è sicuramente una di  queste realtà che merita di essere scoperta. Di essa potremmo dire tanto: è una piccola cittadina nella laguna veneta, che si sviluppa su una penisola collegata da agevoli strade alla terra ferma. Potremmo ricordare le origini mitologiche che la collegano a Clodio che, di ritorno dalla spedizione di Troia con Enea, qui si fermò fondandola. Potremmo ricordare che fu centro abitativo nell’epoca romana – citata da Plinio il Vecchio – e poi centro di vivace attività nel Medioevo. Questi aspetti però possono essere approfonditi su  guide turistiche specializzate. 
 
Di Chioggia affascina la quotidianità: l’intensa vita fatta di persone che ogni giorno qui lavorano, vivono e rendono questo posto unico. 
 
Il centro è un grazioso insieme di vie percorribili agevolmente a piedi, che si intersecano con il corso principale e i canali. Ancor prima di salire sulla penisola vera e propria dalla parte di Sottomarina, centro marittimo turistico sulla terraferma con cui Chioggia è un’unica realtà urbana, appare l’approdo dei pescherecci.
  Chioggia è una piccola e antica cittadina nella laguna veneta 

  Chioggia è una piccola e antica cittadina nella laguna veneta 

 
Il pesce locale è  freschissimo e decisamente a buon prezzo. I pescherecci lavorano quattro giorni a settimana facendo due turni giornalieri: vi è un primo rientro alla mattina dalla pesca notturna, con relativo scarico, verifiche burocratiche nel mercato preposto e  invio della merce alle destinazioni concordate.
 
Appena terminato tutto ciò, inizia il secondo turno:  non c’è tempo da perdere! Il peschereccio salpa nuovamente in tarda mattinata, con rientro previsto  fra le 15 e le 16 in porto, dove si ripeterà il rito. 
 
Questo  spettacolo  per i non addetti ai lavori è affascinante. Un muoversi continuo di mani  esperte che scaricano cassette in polistirolo da barche piene di reti. Qualche curioso si ferma, qualche conoscente dei pescatori anche, scambia quattro chiacchere e poi si allontana a piedi con le mani dietro la schiena o in bicicletta. Superato il ponte e giunti sulla penisola, la realtà cambia. Appesi qua e là fuori dalle finestre nelle vie minori, mai sui canali principali, si scorgono file di panni che sicuramente sapranno di salsedine anche da asciutti: è inevitabile. 
 
Le casalinghe si incamminano verso i negozi di alimentari e verso la pescheria con il carrellino della spesa. 
Esiste una pescheria dove i colori e il forte odore del pesce rendono suggestivo il quadro di insieme. Il pescato del giorno viene esposto in bella vista e pronto per essere acquistato al dettaglio. 
 
I prezzi? Essendo il prodotto a chilometri zero i costi sono molto più bassi e quindi anche il prezzo finale ne risente. Ovviamente fa un certo effetto vedere che le alici costano 4 euro al chilo mentre a Milano vengono vendute a 9 euro!
 
La pescheria, come il mercato giornaliero, si affaccia su uno dei canali interni più suggestivi di Chioggia. Il colore delle belle case d’epoca qui si specchia nelle acque riempiendo il canale di sfumature ondeggianti che si interrompono  al comparire dei piccoli  ponti in pietra, che  tagliano il canale. Il reale colore dell’acqua è quasi incomprensibile: una serie di gialli, rossi, bianchi si stagliano sulle acque ricreando una realtà parallela, ma solo riflessa, che cela la profondità delle acque.
 
Ore dieci le campane di tutta la città incominciano a suonare in coro: se siete malauguratamente al telefono, vi conviene chiudere la conversazione. Non sentireste niente se non il festoso scampanare. Il corso principale è un brulichio di gente: ben si distingue il turista dall’abitante locale. La gente, la splendida gente di Chioggia: persone aperte, pronte a raccontarvi e spiegarvi. Se venite da una realtà metropolitana tutta questa apertura e gentilezza potrebbe sembrarvi strana. La stessa Venezia è forse meno amichevole di primo impatto, proprio perché abituata a gestire il turismo di massa. 
 
Qui vi sorridono, vi chiedono da dove venite e vi domanderanno se vi piace Chioggia. Come fa a non piacere? Poi con orgoglio affermeranno che Chioggia, anche se più piccola, è molto più antica di Venezia! 
Perdendovi tra le vie vi potrebbe capitare di trovarvi di fronte ad una casa particolare con sculture e scritte artistiche, una vecchia bicicletta trasformata in portavasi, due sedie pompose con cuscini rossi ed un personaggio particolare che vi saluterà con enfasi invitandovi a bere un bicchiere di vino o a mangiare un piatto di spaghetti: avrete incontrato Jack. Tutta Chioggia lo conosce.
 
Jack ha viaggiato per il mondo, è un artista ed ora in cambio di un obolo, ospita i viandanti nella sua casa per rifocillarsi. Un’occasione da non perdere  è  quella di assaggiare un buon piatto di pesce in uno dei ristoranti del centro.  Entrando i questi locali si è avvolti dal profumo inconfondibile del pesce alla griglia e della frittura mista. Un buon bicchiere di vino e un buon pasto permette di gustare  il pesce scaricato qualche ora prima nel canale di fianco. 
 
Chioggia non vi farà mai sentire soli: la gente, l’atmosfera, i gabbiani, i bar dove incontrarsi la sera e poi il cullante rumore del mare che diventa protagonista la notte, sembrano raccontare storie di adesso, di un tempo, di sempre.
 

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