L’Istituto culturale d’Italia con Luce Cinecittà – American Cinematheque e l’Italian Trade Agency, sotto gli auspici del Consolato Generale d’Italia di  Los Angeles e il sostengo della Italian Heritage Culture Foundation, ha proposto una rassegna cinematografica sui grandi schermi dello storico Egyptian Theatre di Hollywood e dell’Aero di Santa Monica.
 
Una galleria di set che compongono l’immaginario cinematografico italiano contemporaneo, con lungometraggi, documentari e corti che mostrano l’Italia di ieri (indimenticabile il Sorpasso di Risi scelto per la locandina) e di oggi, a cominciare da “Fuocoammare” di Rosi che ambisce al Miglior film straniero e che è stato presentato ufficialmente a Hollywood. La sua proiezione all’Egyptian è stata seguita da una conversazione tra il regista e Alberto Barbera, direttore della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. 
 
All’Aero sono stati proiettati: “Un bacio” di Ivan Cotroneo (che ha presentato il lavoro), “Suburra” di Stefano Sollima e il corto “Manhunt” di Brando Bartoleschi. Poi “Perfetti Sconosciuti” di Paolo Genovese, “Indivisibili” di Edoardo De Angelis (che ha presentato il film con l’attrice Kasia Smutniak) e il corto “How to save your darling” di Leopoldo Caggiano. E ancora: “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti, “Fiore” di Claudio Giovannesi e il corto “Ningyo” di Gabriele Mainetti. “L’estate addosso” di Gabriele Muccino che lo ha presentato, “Gli ultimi saranno i primi” di Massimiliano Bruno. Infine “La pazza gioia” di Paolo Virzì e “Veloce come il vento” di Matteo Rovere. Ultime proiezioni all’Iic di Los Angeles che con “Quando l’Italia mangiava in bianco e nero” di Andrea Gropplero di Troppenburg, “Harry’s Bar” di Carlotta Cerquetti e “Food for Thought” di Davide Gentile, ha riannodato il cinema con la Settimana della Cucina. 
 
 

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