Accanto a Pablo Picasso e Michelangelo Buonarroti, Leonardo Da Vinci rappresenta non soltanto una figura intellettuale di riferimento, ma anche un caso cinematografico dal successo planetario. Le sue scoperte e i suoi inarrivabili traguardi artistici continuano a ispirare registi e sceneggiatori, oltre a numerosi scrittori che hanno costruito la loro fama ripercorrendo le tappe della vita del Genio.

L’ultima pellicola in ordine cronologico è “Inside the Mind of Leonardo Da Vinci 3D” (Dentro la mente di Leonardo Da Vinci 3D), documentario girato da Julian Jones in uscita nelle sale il 19 dicembre. La pellicola racconta la storia dell’artista toscano tramite i suoi diari privati e le note raccolte minuziosamente nel corso della sua vita: oltre 6000 pagine accompagnate da disegni originali, che formano un tesoro capace di documentare il lavoro di uno dei più famosi inventori, filosofi e pittori di tutti i tempi.

  Ritratto di Leonardo Da Vinci 

  Ritratto di Leonardo Da Vinci 

Lo scopo degli autori è quello di penetrare la mente di Leonardo, prendendo come modello la preziosa collezione di scritti e bozzetti e combinarli con straordinari effetti visivi e con l’aiuto della tecnologia 3D, nel tentativo di farsi testimoni di alcune delle scoperte che hanno contribuito drasticamente all’evoluzione umana in campo scientifico e artistico.

Il pluripremiato attore Peter Capaldi è il protagonista di questo potente e inquietante ritratto, nel quale si ha la sensazione di rivivere la realtà del tempo tramite gli occhi dello stesso Da Vinci. I monologhi recitati dall’attore sono estratti direttamente dal diario dell’artista – certificando peraltro lo stile documentaristico del film -, nel tentativo di veicolare le passioni e le ambizioni di Leonardo e la sua opinione sul mondo, sull’arte e sulla vita, oltre alla rabbia e al dolore dell’uomo prima ancora che dell’artista.

Vivere la quotidianità nella quale era immerso Da Vinci è la sfida maggiore di quest’opera: “Tutti sanno qualcosa in merito a Leonardo, qualcosa della sua grandezza”, afferma Julian Jones, “perché è un personaggio dal fascino universale. Noi abbiamo riportato alla luce documenti che il grande pubblico non aveva ancora avuto modo di conoscere e apprezzare”. “In questo film – continua Jones – si ha la possibilità di incontrare Leonardo e di sentire le sue parole. Facendo attenzione a ciò che ci dice, possiamo arrivare a capire le sue motivazioni, i suoi desideri e i motivi di sconforto che lo hanno tormentato nel corso della sua esistenza”.

I codici e i disegni sui quali il film è costruito rappresentano, inoltre, un background fondamentale per chiunque abbia il desiderio di conoscere gli eventi e le esperienze che hanno portato Leonardo a concepire le sue invenzioni e a realizzare le sue scoperte. Riguardo all’esperienza, l’attore Peter Capaldi afferma che è stato difficile immedesimarsi in questo ruolo, ma l’apprezzamento del regista nei suoi confronti, che lo ha descritto come “Un uomo altamente credibile come genio”, è stata una spinta vitale per portare a compimento la sua metamorfosi artistica.

La History Films, che assieme a Submarine Entertainment ha permesso di produrre “Inside the Mind”, è da sempre attiva nel proporre attori e registi indipendenti e nel lanciarli nel panorama cinematografico. Tra i documentari che portano la sua firma vanno annoverati: “The Unknown Known: The Life and Times of Donald Rumsfeld”, diretto da Errol Morris; “Cave of Forgotten Dreams”, del 2010, di Werner Herzog; “Countdown to Zero”, del 2010, diretto da Lucy Walker; “Magic Trip: Ken Kesey’s Search for a Kool Place”, diretto nel 2011 da Alex Gibney e il docufilm del 2011 “Page One: Inside The New York Times” di Andrew Rossi. Uno dei momenti più rilevanti del film è quello dedicato alla Gioconda, l’opera che più ha scatenato l’interesse dei critici e li ha impegnati per secoli nel ten- tativo di trovare la soluzione all’enigma del suo sorriso.

Secondo il regista “La vasta conoscenza di Leonardo in ambi- to artistico, scientifico e matema- tico ha permesso di far entrare nel quadro un mondo che va al di là del semplice sguardo, ma spa- zia in un’affascinante rappresen- tazione che fa da sfondo alla Gioconda. Non possiamo sape- re”, conclude Jones, “ma possia- mo soltanto ironicamente domandarci se Leonardo fosse consapevole dell’importanza delle sue scoperte o se nella sua vita sia rimasto deluso dall’im- possibilità di realizzare i suoi sogni e i suoi desideri”.


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