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Reliquie di San Valentino sono conservate nella Basilica di Terni (IV secolo), costruita sopra la tomba del martire
L’origine della festa di San Valentino si perde nella notte dei tempi: rappresentò il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano per la fertilità. Fin dal quarto secolo avanti Cristo, i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus.
 
I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un’urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. L’anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.
 Processione di San Valentino a Sadali, in Sardegna

 Processione di San Valentino a Sadali, in Sardegna

 
Determinati a metter fine a questa primordiale pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo “degli innamorati” per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.
 
Secondo la leggenda fu convertito al cristianesimo ed ordinato vescovo da san Feliciano di Foligno nel 197. Nell’anno 270 Valentino si trovava a Roma, giunto su invito dell’oratore greco e latino Cratone, per predicare il Vangelo e convertire i pagani. Invitato dall’imperatore Claudio II il Gotico a sospendere la celebrazione religiosa e ad abiurare la propria fede, rifiutò di farlo tentando anzi di convertire l’imperatore al cristianesimo. Claudio II lo graziò dall’esecuzione capitale affidandolo ad una nobile famiglia.
 
Valentino venne arrestato una seconda volta sotto Aureliano, succeduto a Claudio II. L’impero proseguiva nelle sue persecuzioni contro i cristiani ed i vertici della Chiesa di Roma e, poiché la popolarità di Valentino stava crescendo, i soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città lungo la via Flaminia per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. 
 In Puglia, a Vico del Gargano, Valentino è patrono della città, santo degli innamorati e protettore degli agrumeti 

 In Puglia, a Vico del Gargano, Valentino è patrono della città, santo degli innamorati e protettore degli agrumeti 

 
Questo terzo arresto gli fu fatale: morì decapitato nel 273 per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell’imperatore Aureliano.          
                                             
Le sue spoglie furono sepolte sulla collina di Terni, al LXIII miglio della Via Flaminia, nei pressi di una necropoli. Sul luogo sorse nel IV secolo una basilica nella quale attualmente sono custodite, racchiuse in una teca, le reliquie del santo. 
 
Le reliquie pare siano state portate nella città dai tre discepoli del filosofo Cratone, Apollonio, Efebo e Procuro, convertiti dal futuro santo, e che per questo trafugamento furono martirizzati. Altre reliquie sono presenti presso svariate chiese. 
 S. Valentino ad Abriola, Basilicata 

 S. Valentino ad Abriola, Basilicata 

 
Una parte si trova nella cattedrale di Maria Assunta di Savona. Reliquie del santo sono conservate inoltre presso la chiesa medievale di San Valentino di Sadali, in Sardegna e nella chiesa Matrice di Vico del Gargano dove viene venerato come protettore della città e degli agrumeti.        
                                           
Davvero tanti i miracoli del santo: nel corso dei tempi sono molte le storie entrate a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita del Santo. 
 
Una storia narra che Valentino, graziato ed “affidato” ad una nobile famiglia, compie il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo “carceriere”, Asterius: Valentino, quando stava per essere decapitato, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d’addio che si chiudeva con le parole: dal tuo Valentino…
 
Un’altra leggenda narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati. Un’altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci effusioni di affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell’espressione piccioncini. 
 
Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia, gravemente malata, e il centurione romano Sabino; l’unione era ostacolata dai genitori di lei ma, chiamato dal centurione al capezzale della giovane morente, Valentino battezzò dapprima il giovane soldato e quindi lo unì in matrimonio alla sua amata, prima che entrambi cadessero in un sonno profondo.
 
La festa di San Valentino fu istituita un paio di secoli dopo la morte di Valentino, nel 496, quando papa Gelasio I decise di sostituire alla festività pagana della fertilità una ispirata al messaggio d’amore diffuso dall’opera di Valentino. 
 
Per quanto riguarda la storia più recente, la festa di San Valentino sarebbe stata introdotta come festa degli innamorati grazie al circolo di Geoffrey Chaucer (1343 – 1400), che nel suo poema “Parlamento degli uccelli” associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia. In ogni caso in Francia e Inghilterra, nel Medioevo, si riteneva che a metà febbraio iniziasse l’accoppiamento degli uccelli: evento che si prestava a far consacrare il 14 febbraio come la festa degli innamorati.
Tale festa ricorre il 14 febbraio ed è conosciuta e celebrata in tutto il mondo.
 
Molte tradizioni legate al santo sono riscontrabili nei paesi in cui egli è venerato come patrono, come Terni, mentre nel sardo paesino di Sadali Valentino è ritenuto protettore degli innamorati, dei matrimoni.
 
Lì dove la chiesa fu edificata da monaci bizantini viene ricordato non a febbraio, ma ad ottobre e la festa sarda dura tre giorni. A Quero, in provincia di Belluno, lo si festeggia benedicendo le arance e lanciandole da un pendio.
 
Ad Abriola, in Basilicata, lo si festeggia attorno a un falò. A Vico del Gargano viene festeggiato con manifestazioni religiose e attività culturali. Caratteristico l’addobbo della statua e delle vie del paese con arance e alloro. Molto partecipata è la processione con la reliquia del santo che si tiene la mattina del 14 febbraio. Di particolare interesse è inoltre la fiera campionaria, con oltre 100 espositori e luna park, alla quale partecipano migliaia di persone che visitano anche nel caratteristico centro storico le bancarelle di prodotti artigianali e gastronomici. 
 
San Valentino ha rilevanza internazionale: in Germania gli innamorati scrivono bigliettini e acquistano regali, in genere non troppo costosi, e fiori per il proprio partner. In Olanda e in Inghilterra c’è chi spedisce biglietti non rivelando la propria identità. In Giappone la tradizione prevede che siano le ragazze a regalare una scatola di cioccolatini ai ragazzi, anche se non sono necessariamente i loro fidanzati: vanno bene pure amici e colleghi di lavoro.
 
E gli uomini che ricevono cioccolato a San Valentino devono ricambiare il dono ricevuto regalando cioccolato bianco un mese dopo San Valentino, cioè il 14 marzo. In Spagna invece in quel giorno vanno a ruba le rose rosse. Negli Stati Uniti, San Valentino viene festeggiato da tutti: anche i bambini si scambiano biglietti raffiguranti gli eroi dei cartoni animati.
 

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