(Ph© Kopitinphoto| Dreamstime.com)

L’accesso a Internet a banda larga è una delle cause della carenza di sonno che affligge i paesi dell’Occidente, e che si fa più pronunciata nei periodi di transizione tra le vacanze e la ripresa lavorativa. Queste le conclusioni dello studio condotto da Francesco Billari e Luca Stella (Università Bocconi), con Osea Giuntella (Università di Pittsburgh), che, finanziato dallo European Research Council, è stato appena pubblicato sul “Journal of Economic Behavior and Organization” (Francesco C. Billari, Osea Giuntella, Luca Stella, Broadband internet, digital temptations, and sleep, in Journal of Economic Behavior and Organization, 153 (2018) 58-76).

Per verificare la loro tesi, i ricercatori collegano i dati sull’introduzione della banda larga in Germania a indagini in cui gli individui riferiscono la durata del loro sonno e concludono che l’accesso a Internet ad alta velocità riduce la durata e la soddisfazione del sonno nelle persone con vincoli di orario al mattino per motivi di lavoro o familiari.

“Le persone con una linea DSL tendono a dormire 25 minuti in meno rispetto alle loro controparti senza DSL. È molto meno probabile che dormano tra le 7 e le 9 ore, la quantità raccomandata dalla comunità scientifica, e sono meno soddisfatti del loro sonno”, dice Francesco Billari, ordinario di Demografia all’Università Bocconi di Milano e principal investigator del progetto DisCont, finanziato dallo European Research Council, nell’ambito del quale è stata condotta la ricerca.

L’effetto, osservano gli autori, è in gran parte spiegato dagli individui che devono affrontare vincoli di orario al mattino e dall’uso di dispositivi elettronici la sera (non dal loro uso durante l’intero arco della giornata). “Le tentazioni digitali possono ritardare l’orario in cui si va a letto, riducendo la durata del sonno di chi non è in grado di compensare svegliandosi più tardi la mattina”, dice Billari.

Le tentazioni a cui gli individui sono sensibili variano a seconda dell’età, affermano gli studiosi. Tra gli adolescenti e i giovani adulti (13-30 anni), esiste un’associazione significativa tra il sonno insufficiente e il tempo dedicato ai giochi elettronici e alla visione di Tv o video la sera, mentre per gli adulti più anziani (31-59 anni) la correlazione è con l’uso del computer e degli smartphone.


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